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Il lavello “verde” della Plados-Delta premiato con i finanziamenti della Ue

Innovazione – Progetto a basso impatto dell’azienda maceratese

Ma chi l’ha detto che nelle Marche non si fa innovazione? E soprattutto va anche smentito il fatto che le imprese marchigiane non siano in grado di ottenere per i loro progetti i finanziamenti dell’Unione Europea. Infatti sul versante dell’innovazione e della green economy un’azienda di Montecassiano, la Plados Delta si è ritagliata un posto di rilievo tra i progetti italiani finanziati dal Fondo Europeo per l’Ambiente.
Il progetto del gruppo Plados-Delta di Montecassiano per la realizzazione del lavello da “cucina verde”, è infatti tra i 12 finanziati del settore industria, su un totale di 1159 domande arrivate alla Commissione dal Fondo per l’Ambiente dell’Unione Europea.

Sandro Bertini, già presidente di Confindustria Macerata, è l’amministratore delegato di Plados.

Come siete riusciti ad entrare tra i progetti finanziati?
“Non è stato facile ed è per questo che siamo molto soddisfatti. Il finanziamento prevede la sovvenzione di 248 progetti nell’ambito del programma Life. Di questi solo 52 italiani: 38 nella categoria politica e governance ambientali, 12 in natura e biodiversità e 2 nella categoria informazione e comunicazione, per un totale di 106,2 milioni di euro.”

Cos’è Plados?
“Il Gruppo Plados-Delta è uno dei principali produttori mondiali di lavelli da cucina in materiale composito, con una quota superiore al 10% del mercato mondiale ed una presenza in oltre 40 paesi. Siamo un’azienda che cresce in un settore non facile”

Quella dell’ambiente è dunque una carta vincente?
Per questo è grande la soddisfazione dei nostri vertici aziendali. Arriva un riconoscimento Ue alla nostra idea di green sinks (lavello verde) per la realizzazione dei primi “lavelli da cucina a basso impatto ambientale”. Il progetto si prefigge di sostituire al 100% le risorse primarie utilizzate trattando e riciclando l’80% del metacrilato di metile e del poli-metacrilato di metile utilizzati nella fabbricazione di lavelli compositi. Elementi che, riciclati e uniti a cariche minerali, daranno forma a nuovi composti poi sottoposti a una valutazione del ciclo di vita”.

Che significato ha questo riconoscimento per l’economia marchigiana e maceratese in particolare?
“Senza dubbio questo riconoscimento dà una ventata di ottimismo all’imprenditoria marchigiana e una conferma sull’importanza della ricerca e dello sviluppo. Il finanziamento comunitario al nostro progetto – conclude Sandro Bertini – ammonta a 766.990 euro”

“Il programma Life+ continua ad essere una fonte vitale di finanziamento di progetti innovativi – ha dichiarato Janez Potocnik, Commissario UE per l’Ambiente -. Questi nuovi progetti incideranno in misura tutt’altro che trascurabile sul capitale naturale dell’Europa contribuendo a proteggerlo, conservarlo e rafforzarlo, e concorreranno a fare dell’Unione un’economia più efficiente, più verde, più competitiva.”

Martino Martellini
Fonte: Resto del Carlino di martedì 16 luglio 2013